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La mastica (Pistacia Lentiscus) la resina del lentisco. In Grecia nota anche come "lacrime di Chio", dato che la resina pu condensare in piccole gocce e dato che viene coltivata principalmente nell'isola di Chios, il nome in lingua turca di questa isola (Sakz Adas) significa infatti "isola della gomma". Si tratta di un lattice che pu sgorgare dal fusto del lentisco e che, a contatto con l'aria, si essicca in una resina dura fragile e traslucida di grande pregio.
E possibile masticare la resina che dopo poco si ammorbidisce e diventando una gomma biancastra, brillante e opaca. Il sapore inizialmente amaro, ma durante la masticazione rilascia un aroma rinfrescante e balsamico, con note di pino e cedro.
La resina di Pistacia Lentiscus viene da sempre raccolta in tutto il bacino del Mediterraneo. La prima citazione riconducibile a questo prodotto la si deve a Ippocrate che la consigliava per la prevenzione di problemi digestivi, raffreddori e come rinfrescante del fiato. Nella Roma imperiale veniva utilizzata mista a miele, pepe e uova, nella preparazione del Conditum Paradoxum, un vino speziato che veniva servito, di solito, a fine pasto.
Sotto il dominio ottomano, la mastica valeva il suo peso in oro e il suo furto veniva punito con la pena capitale. Durante il massacro di Chio del 1822 tutta la popolazione della regione del Mastichochoria, (coltivatori di mastica), fu risparmiata dal sultano per garantire la produzione di questa resina.
Il mastice viene impiegato per usi diversi: in cucina (in pasticceria e confetteria), in cosmetica, per fare liquori e come medicamento.
In cucina viene utilizzato in polvere come additivo alimentare, sotto forma di gel zuccherino come dolcificante e sotto forma di olio quale additivo dolcificante nelle bevande.
Concentrandoci sul suo uso medicinale, possiamo dire che questa resina vanta innumerevoli propriet, molte delle quali anche scientificamente dimostrate: un antinfiammatorio, un antimicrobico, un antiossidante e si rivela utile in caso di disordini del sistema digerente, per ligiene orale e per il trattamento delle ferite, oltre che per la rigenerazione della pelle. Sembra presentare poi propriet epatoprotettive e cardioprotettive, oltre a propriet antiaterogeniche e anticancerogene.
C oggi grande interesse scientifico a proposito del suo utilizzo quale antiossidante e questo a causa della presenza allinterno di tale resina di molecole fenoliche, componenti terpenici e fitosteroli che esercitano la propria azione antiossidante verso le lipoproteine a bassa densit (LDL), il cosiddetto colesterolo cattivo. Il mastice di Chios sarebbe anche utile per ridurre il colesterolo totale e i trigliceridi. Gli studi (condotti per ora solo su cavie) sono ancora pochi, ma i risultati sono incoraggianti.
Lattivit antinfiammatoria della gomma mastice di Chios, sarebbe associata allinibizione dello stress ossidativo indotto da TNF-alfa. La resina di Lentisco un prezioso alleato anche nella riduzione dei sintomi relativi a malattie autoimmuni, grazie allinibizione della produzione di sostanze pro-infiammatorie attraverso lattivazione di macrofagi, la produzione di citochine in pazienti con morbo di Crohn in fase attiva e la soppressione della produzione di citochine infiammatorie e di chemochine in esperimenti sullasma nei topi.
Diverse pubblicazioni scientifiche confermano le propriet cicatrizzanti del mastice di Chios, garantendo questa resina la guarigione delle ferite senza effetti collaterali a carico della pelle (quali dermatiti, calo della pigmentazione, ecc.). Per questo motivo essa usata quale componente di bendaggi e cerotti a protezione delle ferite o incisioni operatorie.
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