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Il nome assenzio deriva dal termine greco apsnthion (di etimologia ignota) e da quello latino absinthium, che pu essere tradotto come pianta senza diletto, proprio a causa dello sgradevole sapore (amaro) in ciascuna delle sue parti.
La pianta, gi debitamente nota nellantico Egitto e nella Grecia di Ippocrate, veniva somministrata come tonico e digestivo. Lepropriet euforizzantidellassenzio sono state anche ricordate in numerose opere di differenti espressioni artistiche, tra cui lAmleto, un dipinto di Manet ed alcune delle poesie dei cosiddetti maledetti.
LArtemisiaabsinthium unapianta perenne, erbacea, appartenente alla famiglia botanica delleAsteraceae. La pianta, che cresce fino ad unaltezza di un metro, presenta una caratteristica peluria sulle foglie alterne picciolate e sul fusto fibroso. I capolini sono di colore giallo e raccolti in infiorescenze allungate. Della stessa famiglia conosciuta e usata in fitoterapia anchel'Artemisia (Artemisia vulgaris) utilizzata contro la tosse.
Per ricavare la droga si utilizzano le sommit fiorite ridotte in polvere e le foglie da cui si ottengo liquori, amari ed aperitivi. Tra i principi attivi del fitocomplesso ritroviamo essenzialmente:absintina(lattone sesquiterpenico), flavoni, olio essenziale (che contiene tujone e tujolo, sostanze dallelevata tossicit che agiscono a livello delSistema Nervoso Centrale), acido ascorbico, tannini.
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